Ma il regime forfettario è conveniente a prescindere?

Ma il regime forfettario è conveniente a prescindere?

Di Roberto Mazzoleni, 9 Settembre 2021

il regime forfettario è conveniente a prescindere studio mazzoleniIl regime forfettario è rimasto ormai, dopo l’abolizione del regime dei minimi l’unico regime agevolativo per le persone fisiche che iniziano o conducono un’attività di impresa o di lavoro autonomo.

Al soddisfare di alcuni requisiti (tra cui quello che tutti conoscono è il valore massimo dei ricavi incassati annui di euro 65.000), le persone fisiche che conducono un’attività di impresa o professionale possono optare per questo regime che porta con sé, certamente, agevolazioni di natura fiscale, contabile e previdenziale che non troviamo nei regimi ordinari di determinazione del reddito e dell’Iva.

 

Come si calcola il reddito nel regime forfettario?

Il calcolo del reddito nel regime forfettario è molto semplice: prendi i ricavi (incassati) in un anno, moltiplichi per il coefficiente di redditività previsto dalla legge in base al codice Ateco e determini il reddito.
Al reddito così determinato applichi l’aliquota sostitutiva Irpef (5% o 15% a seconda della “novità” dell’attività) ed il gioco è fatto.
Semplice, veloce e che permette – di fatto – una programmazione dei versamenti fiscali in real time.

 

Poi vi sono altre agevolazioni che sono di esclusivo appannaggio dei soggetti forfettari, tra cui:

  • la dispensa dagli obblighi contabili (ergo il commercialista ti dovrebbe costare di meno di un’attività ordinaria)
  • l’esclusione dall’applicazione dell’Iva
  • la tassazione separata (cioè non fa cumulo con altri redditi)
  • l’esclusione dagli Isa 
  • la possibilità di una decurtazione dai contributi pensionistici Ivs

 

Tutte cose belle, ma l’adesione al “forfettario” è conveniente a prescindere?

La risposta non può essere positiva, tout court. A cosa dobbiamo fare attenzione prima di scegliere detto regime?

Vediamo alcuni punti:

  1. La percentuale forfettaria di redditività
    Come sopra riferito, ai ricavi incassati si applica una deduzione forfettaria – prevista dalla legge ed in base al codice Ateco. In sostanza, lo Stato riconosce ai forfettari una base di costi annui – dei quali non serve documentazione – che non è modificabile.
    Ma se sostenessi dei costi realmente maggiori della percentuale prevista dalla legge? Perderei, chiaramente, la deduzione dei maggiori costi sostenuti rispetto a quelli forfettariamente previsti.
     
  2. Detrazioni e deduzioni personali
    Il regime forfettario non prevede la detrazione e deduzioni di costi personali dalla dichiarazione dei redditi.
    Tutti noi sappiamo che vi sono tutta una serie di costi (spese mediche, interessi passivi mutui, fondi pensione, bonus edilizi, tanto per citare i maggiori) o di detrazioni fiscali (figli a carico) che abbattono imponibile o imposta in sede di dichiarazione dei redditi.
    Ciò non vale per il soggetto in regime forfettario.
    Pensiamo, ad esempio, al caso di una persona con partita iva forfettaria che ha moglie e figli a carico e ha sostenuto spese per interventi edilizi con recupero in quote in dichiarazione dei redditi. Tutte queste possibilità di detrazione sono bloccate, se non si hanno altri redditi a tassazione ordinaria.
     
  3. Mancata detrazione Iva
    L’esclusione dall’applicazione dell’Iva porta con sé la non possibilità di detrarre l’Iva sugli acquisti.
    Pensiamo al caso di attività che acquistano beni ad aliquota ordinaria (22%) e magari rivendono ad aliquota ridotta (10% o 4%).
    In tal caso, il regime forfettario determina una differenza negativa (data dall’impossibilità di detrarre l’iva sugli acquisti) che va certamente tenuta in considerazione.

 

In conclusione, sono certamente interessanti le agevolazioni previste dal regime forfettario, ma tutto va declinato ad un vero e proprio calcolo di convenienza che dovrà tenere in considerazione la reale situazione professionale e personale dell’imprenditore individuale o professionista.

E detto calcolo, badate bene, va fatto non solo in sede di apertura della partita iva, ma anche durante la vita stessa dell’attività poiché le condizioni individuali potrebbero certamente mutare.

 
Contattaci se vuoi approfondire questo argomento e/o fare un calcolo di convenienza sulla tua situazione attuale.
 

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